Noi vogliamo cantar l’amore per la tranquillità, la resilienza e l’assertività, l’abitudine alla sostenibilità e alla cooperazione.
L’amore e la libertà, l’intraprendenza, l’evoluzione comportamentale individuale e collettiva, la creatività che diventa genio, il valore della condivisione e dell’ascolto, la lentezza, saranno elementi essenziali della nostra poesia.
Noi vogliamo esaltare il movimento pacifico e risolutivo, il dialogo e la conciliazione attraverso la consapevolezza del valore dell’essere umano, di una società inclusiva e fondante sul valore delle differenze individuali. Noi vogliamo esaltare le seconde possibilità, il riciclo, il miglioramento individuale e non la punizione dopo un errore bensì l’educazione alla bellezza, il rispetto dell’ambiente e della comunità progrediente sui valori di pace e solidarietà.
Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova: la bellezza della consapevolezza di rallentare. Una bicicletta in un mondo inquinato, una passeggiata in un mondo motoristico, un’onda d’acqua salata priva di plastica, un alveare di api non minacciato dalla contaminazione umana, l’azione dell’uomo in empatia con il mondo animale e naturale circostante. La bellezza del “capitale naturale”, valorizzato dalle azioni quotidiane di ogni singolo, è più bella di ogni arte concepita nella storia del genere umano.
Noi vogliamo inneggiare al cosmo tutto, all’universo nel suo equilibrio, alla consapevolezza della mortalità, alla lentezza della vita tesa alla felicità di tutti gli esseri viventi.
Bisogna che l’artista faccia rifiorire i popoli e richiami l’attenzione del singolo, lì dove i governanti e qualsiasi portatore di interesse anche economico è mosso da individualismo ed egocentrismo, e si prodighi con passione, genialità e forza espressiva per aumentare l’entusiasmo alla vita aumentando la consapevolezza nella missione dell’uomo come guardiano della terra, degli oceani e delle stelle.
Non esiste bellezza se non nella pace. Nessuna opera che non abbia carattere dolce, amicale, armonioso e sereno può essere un capolavoro. La poesia dev’essere concepita come una carezza alla Natura, un pacifico atto d’amore con il prossimo e il pianeta tutto a favore delle debolezze del mondo, interiori ed esteriori all’individuo, per fare in modo che ogni uomo si elevi su se stesso e possa tendere a migliorare la sua comunità e l’Ambiente circostante.
Noi siamo sul precipizio del mondo, per tre quarti del corpo immersi in acqua avvelenata e boccheggiando lottiamo per la salvezza, respirando la restante parte d’aria inquinata. Non possiamo guardare al futuro incerto, perché senza un cambio di direzione possiamo solo immaginare il bivio storico in cui la nostra società ha deciso di percorrere una strada sbagliata. Il Tempo e lo Spazio sono variabili con cui dobbiamo convivere serenamente e riuscire a non sentirne il peso per assaporarne la Libertà, quella pura e primordiale, che spetta all’uomo e tutti gli esseri viventi. Noi viviamo grazie all’energia del cosmo e non agiamo se non nella sua tutela. Molti si sono allontanati da questa percezione e hanno lasciato appassire la loro esistenza. Noi vogliamo che ciò rifiorisca in un equilibrio tra emozioni e razionalità.
Noi vogliamo glorificare la pace, la vita nei luoghi dove gli abitanti curano l’intorno. La vita propositiva e di partecipazione collegiale in città pronte ad evolversi verso economie sostenibili e rispettose dei diritti umani e ambientali. Noi esaltiamo la felicità, la libertà ed ogni forma di amore possibile senza anteporre né la figura femminile, né quella maschile, né di alcun altro sesso, apprezzando ogni immaginabile tipologia di sentimento volto all’abbraccio e al benessere.
Noi vogliamo arricchire i luoghi di cultura, vivere e rivitalizzare i musei, le biblioteche, le accademie e fare di ogni casa, di ogni giardino, di ogni spiaggia… un luogo di cultura individuale che apra al prossimo le porte dell’accoglienza e della fiducia. Il sapere e la conoscenza sono le fondamenta della consapevolezza e del rifiorire dei popoli.
Noi canteremo l’equilibrio tra l’uomo e la Natura, in una visione Eco-centrica dove la tecnologia è in armonia con l’ambiente: la salvezza degli oceani e il progresso ambientale delle capitali moderne; la crescita consapevole delle aziende e il meritato riposo notturno delle comunità; la riorganizzazione di interi spazi volti alla sinergia di Gea. La bonifica delle acque e della terra, l’educazione al rifiorire, ovvero a superare ostacoli ed errori arricchendo l’esperienza e dalla consapevolezza comprendere l’importanza del prendersi cura dell’alieno come se stesso e dell’intero pianeta. Il soffio del vento sui campi di grano e il girasole devoto; Il riposo del contadino sotto querce secolari dopo la mietitura; le carezze al bestiame del bambino di città in visita alla fattoria; la fiducia della bufaga nel baciare gli ippopotami; l’affezione del pesce pilota all’altrimenti temibile pescecane; le calde cellule dei pannelli che catturano il sole e illuminano di notte le metropoli in transizione; i cestini d’acciaio immersi a pelo d’acqua e il morbido abbraccio delle immense reti e microchip che purificano l’oceano; La forza e costanza delle tribù indigene nel resistere alla devastazione con il semplice gesto, impugnando un seme, di piantare un albero per farlo fiorire; Il comportamento dell’uomo, nell’azione quotidiana, che nella sua genialità appare folle e tutti intorno nell’ammirarne l’operato ne riconoscono la forza come dinanzi ad un mare in tempesta e restano immobili guardando l’orizzonte esclamando “hooooo”.
Vogliamo incoraggiare il mondo intero alla lenta evoluzione individuale e quindi collettiva, come gocce che formano un oceano.
È da Napoli che noi lanciamo questo nostro manifesto di amore liberatorio, pace travolgente e armonia cooperante con il quale fondiamo oggi il “Rifiorismo“, perché vogliamo incoraggiare il mondo intero alla lenta evoluzione individuale e quindi collettiva, come gocce che formano un oceano. Che la rivoluzione parta dai rigattieri, dai cartonari, dai “munnezzari”, noi vogliamo liberare il mondo dagli innumerevoli spreconi, consumatori incoscienti e produttori senza etica.
Le imprese inquinanti, fagocitatrici di beni comuni, assassini di territori e popolazioni intere. Ruote di criceto per gli individui costretti a pagar bollette e soddisfare bisogni di consumo compulsivo.
Schiaviste del nuovo secolo ladre del tempo e della salute. Che si scioperi costantemente e si vada una volta l’anno a visitarne i capannoni per mettere dei fiori davanti ai macchinari, ve lo concedo. Che ci sia un lockdown fisso all’anno almeno di 90 giorni. Ma non ammetto che siate tristi ogni giorno al suono della sveglia, che abbiate paura di perdere il senso del tempo vivendo la sensazione d’obbligo di dover fare qualcosa che nel profondo non volete fare, che viviate l’inquietudine sociale in una comunità che non vi comprende.
Perché volersi avvelenare? Perché voler imputridire?
Mai si può immaginare la fatica e l’ansia di vivere un tempo in cui si prescinde dalla Salute, al di là della Tutela ambientale e al di là dei Diritti Umani, e di tollerare il vomito e la rassegnazione di chi sente l’impotenza di fronte alle azioni nefaste dei principali attori di questo tempo. Chi ammira la strada che ha condotto a questo mondo e la loda è riprovevole, indegno e meritevole di disprezzo invece chi ha la sensibilità di proiettarsi lontano e costruire una via migliore, consapevole e positiva, sentirà la spinta di una rifioritura mossa da creazione e azione.
Volete perpetuare comportamenti che hanno segnato epoche malsane e stanno consegnando un mondo senza risorse per le generazioni future invece di agire sognando una comunità forte, fondante su valori solidi quale questi di una nuova fioritura individuale e quindi collettiva?
In verità vi dico che frequentare musei, biblioteche e accademie significa aumentare la propria conoscenza per non ripetere errori fatti in passato. Frequentare le montagne, i boschi, le spiagge e navigare per mare, viaggiare attraversando paesi e conoscendo etnie diverse, scambiare informazioni e usanze con altri popoli, stringere relazioni e sentirsi cittadini del mondo è per l’artista pura potenza espressiva. L’artista fa il carico di stimoli ispiranti e si lascia trasportare dal vento delle idee come polline di un soffione. Noi vogliamo conoscere il passato, vivere e migliorare il presente per meritare un futuro migliore, noi siamo giovani e anziani, deboli e forti, noi siamo Rifioristi.
Verranno contro di noi, gli egoisti e gli ambiziosi senza scrupoli, e ci troveranno tra i campi in fiore d’estate a regalare un’aria così pura che mai avranno respirato e dalla brama di violenza, un campanello nel loro cuore gli genererà un sussulto che li farà vergognare del loro operato per poi concedere la possibilità di redenzione. Il loro desiderio primario di ucciderci cederà posto alla rassegnazione di fronte alla preoccupazione di morte certa, in un mondo senza alberi, né acqua, né aria.
Vengano gli allegri surfisti che in equilibrio tra i problemi e le soluzioni del mondo avanzano con le goccioline sul corpo e i capelli bagnati dall’esperienza. Cogliete l’attimo per non annegare, cavalcate l’onda per mantenere la vita a galla e gioire del dono dell’esistenza apprezzando e proteggendo la Natura. Abbiamo poco tempo per compiere l’opera di rifioritura. Tra un decennio avremo i più giovani più consapevoli e quando leggeranno di noi, ringrazieranno chi ha acceso la luce per un’inversione di rotta. – Noi lo desideriamo.
I più anziani di noi hanno già dedicato gran parte della loro esistenza alla cura del prossimo e del pianeta. I nostri cuori non sentono rabbia, odio, violenza, bensì sentono responsabilità e voglia di comunicare possibilità. Ritti insieme agli animali, gli uomini e alle risorse naturali del mondo, noi adagiamo con cura, il nostro cammino congiunto verso una Società Nuova.
Rifioriamo!
N’Sea Yet a.p.s.
Via dei Mille, 40
Napoli (Italia)